Atex è acronimo di  ATmosphères ed EXplosives , per atmosfera potenzialmente esplosiva si intende una atmosfera che di per se non è esplosiva in condizioni normali , ma può diventarla in caso di circostanze imprevedibili, tipo perdite di gas, aumento della temperatura o pressione, o per la semplice rottura di un componente.

La certificazione atex è il risultato della valutazione rischio esplosione. Vediamo più nel dettaglio quali sono le zone atex.

Direttiva Atex e Normativa

ATEX ovviamente è il nome convenzionale che raggruppa due direttive dell’Unione europea: quindi sono due tipi di direttive ; la prima per il fabbricante e la seconda per l’usuario.

  • La 2014/34/UE per la regolamentazione di apparecchiature destinate all’impiego in zone a rischio di esplosione; la direttiva si rivolge ai costruttori di attrezzature destinate all’impiego in aree con atmosfere potenzialmente esplosive e si manifesta con l’obbligo di certificazione di questi prodotti; la direttiva 94/9/CE risulta da questa abrogata con effetto decorrente dal 20 aprile 2016;
  • La 99/92/CE per la sicurezza e la salute dei lavoratori in atmosfere esplosive; si applica negli ambienti a rischio di esplosione, dove impianti ed attrezzature certificate sono messe in esercizio ed è quindi rivolta agli utilizzatori.
attenzione pericolo esplosioni in un impianto atex
attenzione pericolo esplosioni in un impianto atex

Di solito si pensa che il rischio di un esplosione sia tipico dell’industria chimica o energetica, dato che la presenza di gas, vapori, nebbie o polveri intesi come infiammabili e notoriamente instabili,  è considerevole. In realtà, molti materiali di uso domestico e comune possono dar luogo ad esplosioni , cose come la farina, la segatura, lo zucchero, i rifiuti domestici, per non parlare dei vari combustibili usati nelle nostre case ; il gas naturale, il gpl, e altri carburanti per autotrazione.

Classificazione ATEX

Equipaggiamenti e attrezzature a marchio CE

La Direttiva 2014/34/UE classifica i prodotti in categorie, in relazione al livello di protezione e in funzione del grado di pericolosità dell’ambiente dove questi saranno inseriti. Di seguitole classificazioni atex.

Gruppo 1

Questa direttiva include i prodotti utilizzati nelle miniere sotterranee o a cielo aperto  in quanto  i metodi di prova il pericolo, le misure di protezione, sono simili per entrambi i materiali e si suddivide in due categorie, dipendendo dal livello di protezione richiesto;

M1: Prodotti che rimangono funzionanti in presenza di atmosfera esplosiva. Livello di protezione “molto alto”.
M2: Prodotti che vengono spenti in caso di formazione di atmosfera esplosiva. Livello di
protezione “alto”.

Gruppo 2

Prodotti utilizzati in industrie di superficie. Viene suddivisa in tre categorie, in funzione del livello di protezione richiesto (zona di utilizzo). Nel caso di impiego in ambienti con gas la categoria è individuata con la lettera G, nel caso di polveri con la lettera D

1G o 1D: presenza continua o per lunghi periodi di atmosfera esplosiva. Livello di protezione “molto
alto

2G o 2D: presenza occasionale di atmosfera esplosiva. Livello di protezione “alto

3G o 3D: assenza o presenza per brevi periodi di atmosfera esplosiva. Livello di protezione
normale

La 99/92/CE per la sicurezza e la salute dei lavoratori in atmosfere esplosive

Secondo la direttiva ATEX 99/92/CE le atmosfere potenzialmente esplosive sono suddivise in zone
dal datore di lavoro applicando la normativa EN 60079-10.

GASPOLVERICATEGORIALIVELLO PROTEZIONE RICHIESTO
O201) Area in cui un’atmosfera esplosiva
costituita da una miscela di aria e sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori, nebbie o polveri è presente continuamente o per lunghi periodi
livello di protezione molto elevato
1212) Area in cui un’atmosfera esplosiva costituita da una miscela di aria e sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori, nebbie o polveri, è presente occasionalmente durante il funzionamento normale
livello di protezione elevato
2223) Area in cui un’atmosfera esplosiva costituita da una miscela di aria e sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori, nebbie o polveri, non è mai presente, ma se è presente, persiste solo per brevi periodi
livello di protezione normale

VALUTAZIONE RISCHIO ESPLOSIONE: CLASSE DI TEMPERATURA

E’ da tenere presente un altro aspetto fondamentale, ossia la temperatura di ignizione delle sostanze presenti nella possibile atmosfera esplosiva, che poi sarebbe la temperatura minima d’innesco spontaneo della miscela esplosiva.

Questo valore ovviamente deve essere superiore alla massima temperatura superficiale sviluppata dai vari prodotti, apparecchiature o equipaggiamenti presenti nel luogo ove questa esplosione possa accadere. Per quanto riguarda i gas, i componenti elettrici permessi all’interno dei luoghi potenzialmente esplosivi, sono suddivisi in sei classi di temperatura da T1 a T6.

Classe di temperatura Massima temperatura superficiale delle apparecchiature Temperatura di ignizione della sostanza infiammabile
T1 450 °C > 450 °C
T2 300 °C > 300 °C
T3 200 °C > 2000 °C
T4 135 °C > 135 °C
T5 100 °C > 100 °C
T6 85 °C > 85 °C

METODI DI PROTEZIONE DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE A RISCHIO ESPLOSIONE

Le apparecchiature elettriche a prova di esplosione possono essere protette in vari modi a
seconda della loro modalità di costruzione.

Segue una breve spiegazione dei metodi più diffusi e utilizzati in campo per la valutazione ATEX:

1) Custodia a prova di esplosione Ex-d

Standard di riferimento IEC 60079-1

Principio: Contenimento 

Le parti che possono innescare l’atmosfera esplosiva sono
confinate da una custodia in grado di sostenere la pressione generata dall’esplosione e prevenire la sua trasmissione all’esterno.

  • Giunti e Interstizi devono essere precisi e dimensionati per il tipo di Gas;
  • Deve esserci un attrezzo speciale per l’apertura della custodia.

2) Custodia pressurizzata Ex-p

Standard di riferimento IEC 60079-2

Principio: Pressurizzazione

La formazione di un’atmosfera potenzialmente esplosiva
all’interno della custodia si previene, mantenendo un
rapporto di pressione positivo tra interno/esterno della custodia.

  • Si deve fare un lavaggio iniziale prima di dare tensione.
  • Devono esserci sistemi di interblocco per lo spegnimento dell’alimentazione prima che venga raggiunta la pressione d’esercizio o in caso di perdita di pressurizzazione.
  • LA MANUTENZIONE SOTTO TENSIONE NON E’ AMMESSA.

3) Immersione in olio Ex-o

Standard di riferimento IEC 60079-6

Principio: Incapsulamento

I componenti elettrici sono immersi in un fluido protettivo in
modo che l’atmosfera esplosiva sopra la sua superficie non possa accendersi.

  • Adatto per trasformatori di potenza e parti elettriche in movimento.

4) Sicurezza aumentata Ex-e

Standard di riferimento IEC 60079-7

Principio: Prevenzione- Sicurezza aumentata

Devono essere applicate misure aggiuntive per prevenire la possibilità che si generi un’eccessiva temperatura e quindi ci sia la possibilità di scintille o archi elettrici.

  • Le misure aggiuntive riguardano: collegamenti, componenti, distanze, materiali, impatto meccanico, resistenza alle vibrazioni, grado di protezione della custodia.
  • LA MANUTENZIONE SOTTO TENSIONE NON E’ AMMESSA.

5) Sicurezza intrinseca Ex-i

Standard di riferimento IEC 60079-11

Principio: Prevenzione-Sicurezza intrinseca

Vengono utilizzati solamente circuiti a sicurezza intrinseca:
scintille o effetti termici non sono in grado di accendere l’atmosfera esplosiva circostante. Tensione, corrente ed energia immagazzinata sono limitate ad un livello inferiore al minimo necessario per l’innesco.

  • LA MANUTENZIONE SOTTO TENSIONE E’ PERMESSA.

6) Incapsulamento Ex-m

Standard di riferimento IEC 60079-18

Principio: Incapsulamento

Le parti che potrebbero accendere un’atmosfera esplosiva attraverso una scintilla o un riscaldamento eccessivo sono confinate in una resina per evitare l’accensione.

  • Adatto per piccoli componenti senza parti in movimento.

RIFERIMENTO MARCATURE GRUPPI DI GAS

GasGruppo Classe di temperaturaTemperatura di
ignizione
IdrogenoIICT1560°C
PropanoIIAT1470 °C
Etilene IIBT2425 °C
AcetileneIICT2305 °C
Kerosene IIAT3280 °C
Dietile EtilicoIIBT4160 °C
Disolfuro di CarbonioIICT695 °C

CODICE IP

Il codice IP è un informazione sul grado di protezione dei componenti elettrici ed è dato dal grado di protezione IP, definito nello standard IEC60529 : questo viene definito con la sigla : IP XY , dove X indica la protezione da eventuali corpi solidi, e Y il grado di protezione dall’ingresso di liquidi.

IPSignificato della prima cifra: particella solida
Onessuna protezione
1protezione da corpi solidi con diametro > 50 mm
2protezione da corpi solidi con diametro > 12 mm
3protezione da corpi solidi con diametro > 2,5 mm
4protezione da corpi solidi con diametro > 1 mm
5protezione contro le polveri (nessun deposito nocivo)
6totalmente protetto contro le polveri
IPSignificato della seconda cifra: penetrazione del liquido
Onessuna protezione
1protezione da gocce d’acqua in caduta verticale
2protezione da gocce d’acqua o pioggia fino a 15° dalla verticale
3protezione da gocce d’acqua o pioggia fino a 60° dalla verticale
4protezione da spruzzi d’acqua da ogni direzione
5protezione contro getti d’acqua
6protezione contro getti d’acqua potenti
7protezione dalle immersioni temporanee
8protezione dalle immersioni continue

Seguendo tutte queste direttive atex si può avere un idea della marcatura sui prodotti.

rischio atex
rischio atex