E’ importante classificare i tipi di fuoco ai fini di selezionare gli agenti estinguenti .

Questo articolo sulla Classificazione dei fuochi  è stato inserito nel Codice di Prevenzione Incendi  (S.6.5) per fornire indicazioni preparatorie ai successivi paragrafi dove si trovano soluzioni progettuali che dovranno rispondere con le misure di protezione attive più adatte, le quali  ovviamente sono individuate alla luce dei profili di Rischio : Rvita , Rbeni, e Rambiente e a tutti quegli elementi di pericolosità che possono apparire durante il processo di valutazione dei rischi dell’ attività da parte del professionista antincendio.

Classi dei fuochi secondo la norma europea EN2 ed agenti estinguenti

tabella classificazione fuochi S.6-4

Classe di IncendioDescrizioneEstinguente
AFuochi di materiali solidi, usualmente di natura
organica, che portano alla formazione di braci
L’acqua, l’acqua con additivi per classe A, la schiuma e la polvere sono
le sostanze estinguenti più comunemente utilizzate per tali fuochi.
BFuochi di materiali liquidi o solidi liquefacibiliPer questo tipo di fuochi gli estinguenti più comunemente utilizzati sono
costituiti da acqua con additivi per classe B, schiuma, polvere e biossido
di carbonio
CFuochi di gasL’intervento principale contro tali fuochi è quello di bloccare il flusso di gas chiudendo la valvola di intercettazione o otturando la falla. A tale proposito
si richiama il fatto che esiste il rischio di esplosione se un incendio di gas viene estinto prima di intercettare il flusso del gas.
DFuochi di metalli Nessuno degli estinguenti normalmente utilizzati per i fuochi di classe A e B
è idoneo per fuochi di sostanze metalliche che bruciano (alluminio, magnesio, potassio, sodio). In tali condizioni occorre utilizzare delle polveri speciali ed operare con personale specificamente addestrato.
FFuochi che interessano mezzi di cottura (oli e grassi vegetali o animali) in apparecchi di cottura.Gli estinguenti per fuochi di classe F spengono principalmente per azione
chimica intervenendo sui prodotti intermedi della combustione di olii vegetali
o animali. Gli estintori idonei per la classe F hanno superato positivamente la prova dielettrica. L’utilizzo di estintori a polvere e di estintori a biossido di carbonio contro fuochi di classe F è considerato pericoloso.

Da notare che la normativa americana prevede la lettera E per identificare tutti quegli incendi di natura elettrica. In Europa invece, secondo la norma UNI EN2,  non è definita in particolare una classe di incendi in presenza di un rischio dovuto all’elettricità, e comunque ci teniamo a specificare che gli estinguenti specifici per incendi di impianti ed attrezzature elettriche sotto tensione sono costituiti da polveri dielettriche e da anidride carbonica.

L’introduzione invece della lettera F nella classificazione dei fuochi è in accordo con la norma europea UNI EN2-2005 riguarda in particolar modo le attività di ristorazione, le mense ecc. dove gli oli vegetali o animali usati nella cottura devono essere estinti attraverso un estinguente chimico e mai attraverso l’uso di polvere o di biossido di carbonio.

Perciò è molto importante che la tipologia degli estintori antincendio installati sia selezionata sulla base della valutazione del rischio e in modo particolare:

  • a):  in riferimento alle classi di fuoco di cui alla tabella S.6-4 (es. estintori per classe A, estintori polivalenti per classi AB, estintori per la classe F, …);
    b): tenendo conto degli effetti causati sugli occupanti dall’erogazione dell’agente estinguente e, qualora
    richiesto, anche degli effetti causati sui beni protetti (ad esempio apparecchiature elettromedicali,
    dispositivi elettronici, libri antichi o opere d’arte, beni tutelati, …).
    c): nei luoghi chiusi, nei confronti dei principi di incendio di classe A o classe B, è opportuno l’utilizzo di estintori a base d’acqua (estintori idrici).

Nota L’impiego di estintori a polvere in luoghi chiusi causa, generalmente, un’improvvisa riduzione della visibilità che potrebbe compromettere l’orientamento degli occupanti durante l’esodo in emergenza o altre operazioni di messa in sicurezza; inoltre la polvere potrebbe causare irritazioni sulla pelle e sulle mucose degli occupanti.