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flashover improvviso

Flashover: l’incendio generalizzato

Sempre parlando della Combustione, dei suoi sviluppi, del suo improvviso divampare e poi recedere, parleremo qui del Flashover, termine coniato dai pompieri inglesi per indicare l’accensione improvvisa dei gas accumulatisi nella parte alta d’un locale, durante l’incendio . Tradotto in Italiano come incendio generalizzato.

Altra ottima definizione dal Codice di Sicurezza britannico:  «Una fase dello sviluppo di un incendio al chiuso nel quale tutte le superfici esposte raggiungono la temperatura di accensione più o meno contemporaneamente e il fuoco si propaga rapidamente a tutto il compartimento.» 

Il Flash over o incendio generalizzato rapido è quindi un fenomeno che si osserva in incendi in locali chiusi nei quali, improvvisamente tutta la superficie combustibile, che fino a quel momento non era rimasta implicata nell’incendio, comincia a bruciare in conseguenza della radiazione proveniente dalla combustione della cappa di gas (rollover). Il fenomeno segna il punto massimo dello sviluppo dell’incendio. Questo particolare momento, oggetto di studio, del fenomeno, assume grande rilievo perché rappresenta un gradino improvviso nello sviluppo del fuoco, costituendo anche pericolo per le squadre eventualmente impegnate nell’estinzione.

flashover grave rischio per i VVF
flashover improvviso

Quali sono le condizioni necessarie per un flashover: l’incendio generalizzato?

Affinché si produca questo fenomeno è necessario che l’incendio sia in qualche modo ventilato, ovviamente influiscono altri fattori come il tipo di materiale implicato nell’ incendio, l’altura del tetto e la capacità dello spazio, che conterrà l’accumulo dei gas. Nelle abitazioni normali, i gas e gli altri prodotti della combustione si agglomereranno sotto il tetto o almeno fino all’altezza dell’architrave di una porta o della più alta apertura della stanza. Saranno questi gas che cominciando ad ardere alla loro temperatura di autoingnizione, genereranno la radiazione sufficiente a provocare accensione dei combustibili ai piani inferiori.

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Il Flashover invece potrebbe non verificarsi se all’interno di un “recinto” vi è una limitata superficie di ventilazione perché la combustione sembra non progredire convenientemente;  così come , se la ventilazione è eccessiva, il flusso d’aria diluisce e raffredda il fumo e i gas caldi di combustione  e,  per produrre il flash over, occorrono alti valori di potenza termica.

Il valore di 600°C è adottato nella generalità dei casi quale temperatura di completo sviluppo dell’incendio, salvo determinazioni maggiormente approfondite riferite a casi specifici.

il punto del flashover
flashover: un incendio generalizzato

Indizi che si possono utilizzare per capire il momento del Flashover:

Sulla scena dell’incendio è possibile e doveroso osservare indizi che avvisano dello svilupparsi delle necessarie condizioni affinchè si produca questo fenomeno. In ordine di precedenza si possono citare:

  • Fiamme che corrono sul tetto;
  • Emissione del vapore acqueo delle superfici combustibili come primo passo verso la Pirolisi ;(La pirolisi (o piroscissione) è un processo di decomposizione chimica ottenuto mediante l’applicazione di calore e in completa assenza di un agente ossidante (normalmente ossigeno). (fonte Wikipedia);
  • Rapido aumento del calore radiante, gli oggetti vicini alla fonte del fuoco iniziano a bruciare (imminente o è iniziato).

    schema esemplificativo del flash over
    schema esemplificativo del flash over

Differenza tra “flashover” ed “esplosione di gas”

Il “flashover” è un fenomeno che coinvolge fiamme di tipo diffusivo, mentre, l’esplosione di gas coinvolge fiamme premiscelate. A differenza del “flashover” che avviene sempre nella camera in cui si è scatenato l’incendio, l’esplosione avviene in camere adiacenti.

massimo calore flashover
incendi impossibili da arrestare