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Registri Antincendio

La prevenzione incendi è una delle attività più importanti nel campo della sicurezza sul lavoro e le sue attività devono esser attentamente monitorate. Nell’ambito della prevenzione incendi sono previste anche la manutenzione degli estintori e delle altre attrezzature aziendali e la tenuta di registri antincendio sui quali vengono registrate le attività svolte.

A cosa serve un registro antincendio?

Registro Antincendio
Registro Antincendio

Questa normativa tiene conto anche della tipologia delle lavorazioni svolte dall’azienda, e del numero di persone che sono interessate e pertanto in base alla classificazione le norme specifiche sono più o meno stringenti. La classificazione divide le attività in tre gruppi, con rischio alto, medio o basso. In tutti i casi si deve tenere una registrazione delle attività su appositi registri.

Le varie categorie che devono aggiornare il registro prevenzione incendi

La categoria A è quella a basso rischio e le aziende che rientrano in questa categoria non hanno l’obbligo di chiedere ai VV.FF la valutazione tecnica del loro progetto. In queste aziende i controlli con sopralluogo sono effettuati con il metodo “a campione”. Le attività svolte da queste aziende sono definite “standardizzate” e hanno anche il vantaggio di poter seguire delle procedure schematizzate.

La categoria B è quella a rischio medio e le aziende che ne fanno parte devono obbligatoriamente sottoporre ai VV.FF la richiesta di valutazione del progetto. Anche in questa categoria i controlli da parte dell’autorità preposta vengono eseguiti con il metodo “a campione”. In questa categoria possono essere comprese attività che, pur essendo di categoria A, hanno alcune complessità che richiedono un passaggio alla categoria superiore.

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La categoria C include le aziende con attività a rischio alto e anche in questo caso è necessario chiedere la valutazione del progetto ai VV.FF che effettuano anche le visite per il rilascio del CPI. Le attività svolte hanno un alto livello di complessità e molto delicate.

La normativa sui Registri Antincendio

L’obbligo della tenuta del registro antincendio è stabilito da un articolo del D.P.R. 151 intitolato “Obblighi connessi con l’esercizio dell’attività“, ed è conosciuto anche on il nome di Registro delle Manutenzioni. Lo scopo di questo registro è quello di garantire sia l’effettività dei controlli dei “presidi antincendio” presenti in azienda, che la loro efficienza. In questo modo si impedisce al massimo possibile di avere dei rischi connessi ad eventuali incendi e si incrementa quindi la salvaguardia della sicurezza di tutti i lavoratori.

La denominazione Presidi Antincendio comprende diverse attrezzature, tra le quali le più comuni sono senza dubbio gli estintori, sia del tipo portatile che di quello carrellato, con polvere o schiuma ed anche a CO2 (registro estintori).

Altri presidi antincendio sono gli idranti e gli impianti di spegnimento incendi alimentati ad acqua, i maniglioni anti-panico, le porte tagliafuoco e gli impianti di rilevazione sia delle fiamme che del gas che dei fumi. Sono comprese tra queste attrezzature anche le vasche per l’acqua, i serbatoi, le pompe, l’impianto di pressurizzazione antincendio e quello di segnalazione di allarme, gli impianti di spegnimento automatico, gli sprinkler e l’impianto di evacuazione del fumo e del calore. (registro manutenzione attrezzature antincendio).

Le attività che devono stare sul registro controlli antincendio

Nel Registro Antincendio gli incaricati devono registrare tutte le attività che vengono svolte in azienda per garantire che i dispositivi di sicurezza sopradescritti siano in piena efficienza. Tra le attività che devono essere riportate nel registro antincendio quelle relative a ispezioni, controlli visivi e sorveglianza per verificare l’accessibilità e l’integrità dei dispositivi.

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Questo controllo, previo ricevimento delle necessarie istruzioni, può essere effettuato dal personale aziendale presente.

Un altro tipo di controllo sul registro dei controlli antincendio è quello periodico, che è formato da una serie di operazioni che si effettuano a scadenze prefissate, normalmente con cadenza ogni sei mesi e serve per la verifica della funzionalità sia degli impianti che delle varie attrezzature. Un’altra attività da registrare è quella relativa alla manutenzione ordinaria, che serve a mantenere in buono stato e con un ottimo grado di efficienza, le attrezzature. Si tratta di una serie di operazioni semplici, che non richiedono particolari attrezzature e possono essere eseguite anche in sede.

Registro manutenzioni attrezzature

Nel caso della manutenzione straordinaria, per la quale si devono utilizzare degli strumenti specifici e/o attrezzature particolari, si tratta di interventi di sostituzione totale o parziale dell’impianto oppure di una sua revisione.

In ogni caso per stabilire sia la frequenza che le modalità di esecuzione della manutenzione dei vari presidi antincendio si devono consultare le norme UNI.

Tutte le sedi aziendali, comprese quelle dove opera anche un solo lavoratore, devono essere dotate di questo registro che può essere richiesto dal personale degli organi preposti alla sorveglianza come il Servizio Prevenzione dell’ASL ed i Vigili del Fuoco.

Il registro manutenzioni non prevede un modello standard, per cui l’azienda può crearne uno personalizzato, che deve contenere un elenco dei dispositivi, l’elenco del personale che è dedicato al servizio antincendio, le attività che vengono svolte comprese le date.